Istituto Comprensivo
Plesso
Classe
Insegnanti
RIFLESSIONE SUL PERCORSO DI INSEGNAMENTO
1) MOTIVAZIONE – Perché abbiamo scelto di effettuare questo percorso?
- per tentare di realizzare in azioni didattiche quotidiane le linee guida del Piano dell’Offerta Formativa;
- affinché ogni bambino possa raggiungere, alla fine del percorso, le competenze definite nella progettazione annuale
Le modalità di lavoro rappresentano la mediazione tra le diverse esperienze
professionali delle insegnanti del gruppo, i temi e gli argomenti di lavoro sono stati contestualizzati nei diversi gruppi classe.
OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI – Quale scopi /obiettivi mi sono posta? – Quali tratti di competenza intendevo sviluppare? – Quali nodi ( cognitivi, relazionali, disciplinari) intendevo focalizzare?
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola Primaria
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
Scrive testi chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
COMPETENZE che dovranno possedere gli alunni alla fine dell’anno
Ascoltare:
- Cogliere l’argomento principale dei discorsi altrui.
- Comprendere le informazioni essenziali di una lettura, di un’esposizione, di istruzioni per l’esecuzione di attività diverse, di messaggi trasmessi dai media.
Parlare:
- Utilizzare in modo consapevole le forme linguistiche adeguate a contesti, scopi, destinatari, per esprimere significati e messaggi.
- Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione)
rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti.
- Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico e inserendo elementi descrittivi funzionali al racconto.
- Organizzare un breve discorso orale su un tema affrontato in classe o una breve esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.
Leggere:
- Leggere testi narrativi e descrittivi, sia reali sia fantastici, distinguendo l’invenzione
letteraria dalla realtà.
- Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare sunti in base ai quali parlare e/o scrivere.
- Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e
conoscitivi, applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare,
annotare, produrre schemi e mappe…).
- Leggere, anche a prima vista, testi letterari e poetici.
- Distinguere i diversi tipi di testo e riconoscerne le caratteristiche essenziali.
- Leggere ad alta voce un testo noto rispettando le pause e variando il tono della voce.
Scrivere:
- Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di
un’esperienza; rivedere.
- Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri, che contengano le
informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.
- Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (racconti, poesie, filastrocche).
- Realizzare collettivamente resoconti di esperienze scolastiche, descrizioni di procedimenti, argomentazioni di opinioni.
- Rielaborare testi: parafrasi, riassunti, cambi di dati e vissuti, cambi di punti di vista,
trasformazione di scopi e destinatari…
- Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, e della punteggiatura.
Riflettere sulla lingua:
- Riconoscere le strutture sintattiche nel linguaggio orale e scritto.
- Riconoscere le strutture morfologiche nel linguaggio orale e scritto.
- Riconoscere e classificare le parti del discorso.
- Usare in modo consapevole modi e tempi verbali.
- Riconoscere e usare i connettivi logici, spaziali, temporali.
- Conoscere principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole (parole semplici, derivati, composti, prefissi, suffissi…).
- Comprendere somiglianze e differenze tra parole sul piano dei significati.
- Comprendere e utilizzare termini specifici legati a contesti precisi (discipline di studio).
- Utilizzare strumenti per chiarire dubbi e per ampliare conoscenze sul lessico (dizionari, sussidi).
MEDOTOLOGIE DI LAVORO – Quali modalità di lavoro hanno caratterizzato il percorso?
Costruire contesti in cui i bambini possano fare esperienze diverse e significative, aiutarli ad osservare, a fare confronti, a parlare e a scrivere attraverso la discussione e la conversazione.
Altre importanti occasioni d’uso della lingua possono essere drammatizzazioni, sviluppi e animazioni di letture, simulazioni, narrazioni libere o strutturate, da attivare sia prima che al termine di determinati percorsi.
Mantenere intensa la motivazione del bambino ad imparare, ad impadronirsi di competenze linguistiche che gli permetteranno di accostarsi a qualsiasi conoscenza.
Il lavoro didattico condiviso consisterà nel realizzare attività per sviluppare le risorse che il bambino stesso usa per imparare .
L’alunno sarà invitato a lavorare con i compagni attraverso il mutuo-aiuto, in tal modo potrà solidarizzare nella fatica d’apprendere anche perchè le strategie che i bambini utilizzano per imparare sono più efficaci di quanto non siano quelle degli adulti.
Gli atteggiamenti educativi condivisi da tutti gli insegnanti sono:
- rispettare il percorso di apprendimento, i tempi ed i ritmi individuali;
- creare un ambiente favorevole all’apprendimento (importanza dell’arredo, attenzione alle emozioni, rispetto della persona, fiducia nelle possibilità del bambino);
- ricercare soluzioni individuali e di gruppo alle problematiche linguistiche;
- considerare l’errore utile alla problematizzazione, alla discussione, all’aiuto reciproco;
- offrire al bambino un modello di insegnante lettore, scrittore, comunicatore;
- favorire un clima in cui tutti i bambini siano portati ad esprimere le loro idee e a saper ascoltare e comprendere quelle degli altri.
RISULTATI OTTENUTI (PROCESSI E PRODOTTI) – Quali livelli di competenza hanno raggiunto gli alunni? – Cosa hanno capito i bambini? – Quali processi cognitivi /affettivi ho attivato? – Ho sviluppato tratti di competenza che non avevo progettato? – Ho lavorato in zone di sviluppo prossimale?
RACCOLTA DATI E VALUTAZIONE – Come ho fatto a riconoscere come e cosa i bambini hanno capito? – Quali dati ho raccolto e con quali strumenti? – Ho utilizzato i dati raccolti per mettere a punto le azioni successive? – Ho coinvolto i bambini nella valutazione? – Sono consapevoli di ciò che hanno imparato /capito?
Come OSSERVEREMO, VERIFICHEREMO E VALUTEREMO le competenze dei bambini (Strumenti per raccogliere dati e monitorare il percorso del gruppo e dei singoli)
L’alternanza di lavoro collettivo, individuale e a piccolo gruppo faciliterà la raccolta diversificata dei dati attraverso appunti e note sul campo dopo e durante le attività. Le osservazioni riguarderanno i prodotti dei bambini e i percorsi attraverso i quali i singoli bambini e il gruppo costruiranno competenze.
Per avere dati relativi a competenze specifiche saranno progettate e proposti ai bambini lavori individuali / prove .
Aiuteremo i bambini a riflettere su cosa hanno appreso e sulle modalità di lavoro per riuscire ad imparare in un gruppo.
La valutazione, attraverso l’osservazione sistematica e occasionale, è intesa per dare valore alle conoscenze e agli atteggiamenti dei bambini ed è il monitoraggio continuo dei processi di apprendimento; il valutare non può essere dunque ricondotto ad un semplice “dare giudizi” sulla base di prodotti.
Nella co-costruzione di conoscenze la valutazione è continua ed è una valutazione non solo sugli esiti, ma sulle aree del sapere: il sapere, il sapere fare, il sapere essere, il sapere di sapere. Valutare è coinvolgere l’alunno sul senso di ciò che fa.
Valuteremo:
- il processo di apprendimento dell’alunno
- il prodotto in relazione al processo di apprendimento individuale
- il percorso didattico in relazione al processo di apprendimento dell’alunno e al prodotto
Strumenti:
- Feedback degli alunni raccolti attraverso interventi nelle conversazioni, nelle discussioni e negli elaborati, scritti a fine lezione e/o orali per adeguare il percorso didattico al processo di apprendimento in atto; es. chiedere all’alunno cosa ha capito di un’attività, di un compito, di un percorso..
- Feedback degli alunni su aspetti affettivi e relazionali
- Verifiche individuali, prove soggettive
- Valutazione tra pari
- Momenti di autovalutazione
- Valutazione collettiva
- Autovalutazione dell’insegnante dell’azione didattica :
- scopo
- nodi – tratti di competenza sviluppati
- risultati attesi
- risultati ottenuti
- strumenti di valutazione
- modalità di conduzione
- Osservazioni del collega in compresenza
- Osservazioni dell’insegnante, durante lavori di gruppi, per rilevare le strategie utilizzate dai bambini per trovare soluzioni, risolvere situazioni problematiche e sulle dinamiche relazionali che si instaurano
- Verifica informale quotidiana dell’insegnante attraverso l’osservazione della partecipazione, degli atteggiamenti degli alunni e del clima.
- Utilizzo di un feedback verbale e/o di un simbolo per valorizzare i prodotti dei bambini evitando di usare i giudizi della scheda di valutazione
La valutazione dei lavori degli alunni verrà espressa sui quaderni o sul diario con l’utilizzo di frasi o giudizi che invitino alla riflessione, che consiglino e stimolino alla crescita.
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA – Quali aspetti positivi individuo nel percorso ? – Quali difficoltà / problemi ho incontrato? – C’è stato uno scarto tra il piano iniziale e lo sviluppo del percorso? Di quale natura è stato il divario? A cosa può essere dovuto? Come l’ho gestito? – C’è qualcosa che cambierei se dovessi rifare il percorso?
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